The Carburetors:
una vita passata fra gasolio, sangue, fiamme, chitarre
iper amplificate e tanto grezzo, duro e diretto rock'n'roll.
Una band che come capirete dalle loro brevi risposte,
sta spopolando nel proprio paese natale, ovvero la Norvegia.
Così dopo avere celebrato i fasti dei Turbonegro
e dei forse meno conosciuti, ma non meno importanti,
Backstreet Girls, è venuta l'ora di marcare,
con orgoglio, sulla propria "wanted list",
il titolo dell'album di debutto di questi scatenati
rockers nordici. "Pain Is Temporary, Glory Is Forever"
ha fatto balzare per aria il capo di The Rock Explosion,
così la rituale intervista era semplicemente
più di un obbligo! Ecco a voi una tonnellata
di nitro norvegese!
   
Ciao ragazzi, allora volete presentare
i Carburetors ai nostri lettori italiani? Quando e come
vi siete formati? Avete militato in altre band precedentemente?
King o' Men: Prima di tutto,
grazie a tutti voi per l'interesse mostrato nei nostri
confronti, concedendoci questa intervista e dandoci
così la possibilità di diffondere il più
possibile F.F.R.R anche in Italia. Kai Kidd diede vita
alla band un po' di anni fa, ma allora aveva una line-up
completamente diversa. L'attuale formazione è
invece in piedi da circa tre anni e mezzo.
Allora "Pain Is Temporary
- Glory is Forever" è diventato top album
su The Rock Explosion. Un concentrato di grezzo rock'n'roll
che mi ha ricordato Motorhead, Backstreet Girls, Kiss,
Rose Tattoo, Judas Priest e altri. Quali sono le band
del passato che vi hanno maggiormente influenzato e
come descrivereste il vostro sound?
King o' Men: Direi che
certamente tutte le band che hai menzionato hanno esercitato
una potente influenza sul nostro stile, essendo tra
le preferite di ognuno di noi. Io aggiungerei però
anche AC/DC, Misfits e i grandi Ramones.
S. Krogh: E io invece direi
di non dimenticare i Judas Priest...
Come nascono le songs dei The Carburetos? C'è
un processo compositivo che utilizzate più frequentemente?
C'è un principale songwriter oppure tutta la
band porta le proprie idee e partecipa a questo processo?
E. Guz: Bé, dipende
da canzone a canzone. I pezzi in genere vengono scritti
da una o due persone, ma non è escluso che a
volte siano tre. Direi che comunque ogni componente
della band è coinvolto a modo suo nel processo
creativo.
C'è una canzone di "Pain
Is Temporary - Glory Is Forever" alla quale siete
particolarmente legati o che vi piace maggiormente?
Se sì, ce ne spieghereste i motivi? Personalmente
adoro "Allright, Allright"...
E.Guz: Questo dipende molto
anche dalla risposta del pubblico. Per esempio, durante
i concerti i ragazzi sembrano amare parecchio "Burnout"
e "F.F.R.R". Io invece preferisco canzoni
come "Fire It Up" e "Goddamn", perché
entrambe hanno quel tipo di forza che amo trovare in
un pezzo.
Alcuni dicono che il rock'n'roll
è morto, altri ci raccontano che c'è bisogno
di salvare il rock'n'roll! Mi piacerebbe sapere la vostra
opinione sul suo stato di salute...
Kai Kidd: Il Rock'n'Roll
è decisamente ancora vivo e sempre fottutamente
in gran forma! Ascoltate per esempio il nostro album
e ricordate sempre: Rock'n'Roll will never die!"
Il vostro full-lenght di debutto
è uscito per la Facefront Records, come possono
acquistarlo fans italiani? Solo mediante internet oppure
è prevista anche una distribuzione europea? Come
stanno andando le vendite?
S. Krogh: Direi che vendiamo
piuttosto bene in Norvegia e presto uscirà anche
la versione in vinile. Il disco è distribuito
per ora anche in Svezia e in Danimarca e sarà
presto disponibile nel resto d'Europa dagli inizi di
maggio.
Come vi siete sentiti quando
Howard Thompson, manager dei grandi Star Spangles, ha
espresso parole di elogio per il vostro esordio?
Kai Kidd: Howard Thompson
ha anche scoperto i Motorhead, e direi che solo per
questo è davvero una cosa fantastica quando un
grande del genere dice di apprezzare quello che fai.
E' senza dubbio un'immensa soddisfazione.

Avete registrato alcuni video
che poi sono finiti sulla parte multimediale di "Pain
Is Temporary - Glory Is Forever", com'è
stata questa esperienza? Io direi che siete abili nel
giocare con il fuoco e che vi piacciono i grandi shows
pieni zeppi di flash bombs e diavolerie di sorta. Sbaglio?
Più in generale qual è il vostro concetto
di rock'n'roll gig?
S. Krogh: Il videoclip
di "Burnout" è stata una vera hit in
Norvegia ed è stato programmato spesso su ben
due canali nazionali per qualcosa come cinque settimane.
Per quel che riguarda i nostri concerti, bè,
naturalmente amiamo ricorrere spesso ai fuochi d'artificio
sul palco e ci mettiamo sempre il 110% di ognuno di
noi in ogni performance live. Non dimentichiamo però,
che buona parte della riuscita dei nostri show la dobbiamo
al nostro mago di effetti speciali Jan The Gunner.
Che mi dite invece della vita
on the road? Quali sono gli aspetti che preferite e
quelli di cui fareste volentieri a meno? Quali sono
le cose più strane, buffe e divertenti vi sono
capitate durante questo aspetto della vita di un musicista?
King o' Men: Il solo fatto
di viaggiare in continuazione può essere stressante,
ma ti accorgi che ne vale davvero la pena quando stai
per esibirti dal vivo. Per il resto è bellissimo
andare in giro e vedere sempre posti nuovi.
S. Krogh: Mmmm, aneddoti
particolari
diciamo solo che il nostro Kai Kidd
una volta è stato arrestato a Tronheim
C'è qualche concerto della
vostra carriera che ricordate con maggior piacere? Per
quale motivo?
King o' Men: Senz'altro
la volta che abbiamo fatto da supporters ai Rose Tattoo
per la loro data norvegese. E' stato uno show indimenticabile
per il solo motivo che adoriamo quei ragazzi.
Che fate prima di entrare on
stage, avete qualche rituale scaramantico del quale
non potete fare a meno?
E. Guz: Sì, ci uniamo
in una sorta di abbraccio di gruppo, noto anche come
"homo hug" e gridiamo tutti assieme: "Homo,
homo, homo!", ma non chiedermene il motivo.
La scena rock'n'roll norvegese
sembra davvero in grande forma; voi che ne pensate?
Quali sono le band norvegesi attuali che vi sentite
di consigliare ai nostri lettori?
King o' Men: Sì
la scena rock norvegese non ha mai goduto di salute
migliore. Basti pensare ai Backstreet Girls, o ai Turbonegro,
o ai Gluecifer.
Chris Nitro: Personalmente
mi piacciono i re del punk-pop norvegese, gli Yum-Yums.
Quali sono i progetti per il
futuro in casa Carburetors? Volete farci qualche anticipazione?
C'è qualche possibilità di vedervi in
Italia?
King o' Men: Andremo di
sicuro in tour in Norvegia con i Backstreet Girls ad
aprile e maggio. Con buona probabilità toccheremo
anche la Svezia, la Danimarca e la Finlandia, poi chissà
dove andremo a finire
Avete qualche particolare hobby
oltre alla musica, che vi piace espletare durante il
vostro tempo libero?
Kai Kidd: Mi occupo maniacalmente
della mia Chevrolet Malibu del '65 e la guido ogni volta
che posso come un matto.
S Krogh: Se il giorno contasse
più di 24 ore le spenderei tutte a suonare di
più la chitarra.
Pornostar e bevanda preferita
e la vostra top 5 di album di tutti i tempi?
E. Guz: Porno star maschile
senz'altro Ron Jeremy. E' il mio eroe!
King o' Men: Jim Beam,
Heineken Rollin Rock.
E.Guz: Il mio drink preferito?
Direi il San Miguel...
The Carburetors: Judas
Priest "British Steel", Motorhead "Ace
of Spades", Ac/Dc"Powerage" e "Back
in Black", Sex Pistols "Never mind the Bollocks"
Allora questo è un giochetto
stupido che abbiamo ribattezzato "The Rock Explosion
Deathmatch", nel quale mettiamo a confronto un
paio di band e voi siete liberi di scegliere il vincitore.
Pronti? Via!
Judas Priest Vs Iron Maiden:
The Carburetors:
Judas Priest
The Dictators Vs The Stooges:
The Carburetors: Dictators
Backyard Babies Vs The Hellacopters:
The Carburetors: Hellacopters
Motorhead Vs Pantera (R.I.P.):
The Carburetors: Motorhead
Ac/Dc Vs Kiss:
The Carburetors: Decisione
sofferta tra e AC/DC Kiss, per cui facciamo vincere
entrambi...
Ok ragazzi, l'intervista è
conclusa, potete salutare i kids italiani, insultare
o fare i complimenti a The Rock Explosion e dire tutto
ciò che volete... spazio libero o meglio via
libera ai Carburetors!!!
E.Guz: Grazie a The Rock
Explosion! Tenete in fresco le birra e in caldo le signore
fino a che i Carburetors non sbarcano con F.F.R.R anche
in Italia!
Intervista realizzata da Bruno
Rossi
Traduzione realizzata da Margherita
Realmonte

|